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Diffamazione online e sui social cosa prevede la legge e come difendersi

DiLaura

Ott 2, 2025

La comunicazione digitale ha moltiplicato le occasioni di incontro, ma anche i rischi per la reputazione personale. Offese, accuse infondate e recensioni denigratorie sui social possono integrare il reato di diffamazione online, una fattispecie sempre più frequente nei tribunali italiani.

Cosa si intende per diffamazione online

La diffamazione è prevista dall’articolo 595 del Codice Penale e si configura quando l’onore o la reputazione di una persona viene offesa davanti a più persone.
Quando l’offesa si diffonde tramite internet o social network, la gravità aumenta perché il messaggio raggiunge un pubblico vasto e resta accessibile nel tempo.

Quando un contenuto online diventa diffamatorio

Un commento può essere considerato diffamatorio quando:

  • viene pubblicato su Facebook, Instagram, X o altre piattaforme e offende una persona identificabile
  • appare come recensione falsa o denigratoria su Google, TripAdvisor o altri portali
  • è diffuso su forum, blog o chat di gruppo con più partecipanti
  • contiene accuse prive di fondamento che ledono la reputazione

Quali sono le pene previste per la diffamazione sul web

La legge distingue tra diffamazione semplice e diffamazione aggravata tramite strumenti di pubblicità o mezzi informatici.

  • Diffamazione semplice → reclusione fino a 1 anno o multa fino a 1.032 euro
  • Diffamazione aggravata online → reclusione fino a 3 anni o multa non inferiore a 516 euro

Accanto alla responsabilità penale, la persona offesa può chiedere un risarcimento civile per i danni subiti.

Come sporgere denuncia per diffamazione online

Chi ritiene di essere vittima deve agire rapidamente entro tre mesi dall’offesa. I passaggi principali sono:

  1. raccogliere prove digitali come screenshot e link certificati
  2. presentare querela presso la Polizia Postale, Carabinieri o Procura
  3. chiedere la rimozione dei contenuti ai gestori della piattaforma
  4. avviare un’azione civile per ottenere il risarcimento

Come difendersi da un’accusa di diffamazione online

L’imputato può far valere diverse strategie difensive, tra cui:

  • dimostrare che si trattava di diritto di critica o di satira
  • provare che il messaggio era destinato a un solo interlocutore e non a un pubblico
  • contestare la validità della prova digitale prodotta dall’accusa
  • invocare l’assenza di dolo o l’attenuante delle scuse pubbliche
  • richiedere riti alternativi come patteggiamento o messa alla prova

Qual è la responsabilità dei gestori delle piattaforme

La giurisprudenza distingue tra la responsabilità dell’autore del contenuto e quella del gestore della piattaforma. Quest’ultimo non è responsabile delle pubblicazioni altrui, ma può esserlo se non rimuove contenuti chiaramente illeciti dopo essere stato informato.

La diffamazione online e sui social è un reato sempre più diffuso e può avere conseguenze importanti sia sul piano penale che civile. Conoscere i profili giuridici è fondamentale per tutelarsi, ma in presenza di accuse o se si è vittima di un contenuto offensivo è altrettanto importante affidarsi a un professionista.

Se ti trovi in una situazione di questo tipo e hai bisogno di assistenza legale qualificata puoi rivolgerti all’Avvocato Penalista Luca Lanzi, che da anni si occupa di diritto penale e di tutela nei procedimenti per diffamazione, anche online.

Di Laura

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